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Le prime considerazioni da fare in una strategia digitale sono capire e analizzare il pubblico. Ma perché è così importante?

Conoscere il tuo pubblico. Questo è il mantra che si ripete per far capire quanto sia importante ottenere informazioni sulle persone se si vuole comunicare in modo professionale. Non a caso, le più grandi e-company sono continuamente impegnate nel miglioramento dei processi di raccolta e gestione dei dati personali. Il caso relativo all’acquisizione di Whatsapp e successiva integrazione con Facebook ne è la prova e l’effetto.

Eppure l’importanza delle informazioni personali non sembra essere così chiara, altrimenti ci sarebbe maggiore sensibilità nel modo in cui gestiamo la privacy della nostra identità digitale. Tuttavia è così semplice, a tratti inevitabile, cedere una piccola parte della nostra privacy in cambio di un benefit. Nella maggior parte dei casi si tratta di uno scambio: per ottenere i risultati di una ricerca su google, scaricare un ebook su un argomento specifico fino alla semplice registrazione per un evento o per un acquisto, siamo disposti a fornire informazioni su di noi.

Sfruttando questo scambio, possiamo collezionare molte informazioni sul nostro pubblico, in modo da creare campagne di comunicazione più forti, meno costose perché indirizzate alle persone giuste, nel giusto momento e sul giusto canale. Sembra semplice ma in realtà creare un sistema di raccolta dati, mantenerlo e renderlo utile per i nostri scopi, richiede molta pianificazione e impegno.

I motivi per conoscere il tuo pubblico.

Il mio target? Quanta più gente possibile!” – è qualcosa che mi sento dire ancora da troppi imprenditori: ed eccoci dritti al punto. Per comunicare meglio occorre togliere, non aggiungere, persone al mio pubblico.

Il concetto è semplice: per comunicare qualcosa, qualsiasi cosa, c’è bisogno di uno o più persone che ascoltino oltre alla persona che parla. Spesso le aziende (ma anche molte persone) comunicano come se l’ascoltatore non esistesse. Questo porta tendenzialmente a messaggi noiosi. Inoltre, ascoltare impegna del tempo, quindi deve esserci una buona ragione per il quale leggere o ascoltare il tuo messaggio.

Immagine card con scritta "Sorry, I've to go now. Your long boring conversation has forced me to want a drink."

Quindi fai risparmiare tempo a te e a chi ti ascolta: rivolgiti prima a chi è già interessato. Non è così difficile: se parli di caccia e pesca rivolgiti a degli appassionati di caccia e pesca, mentre se parli di prodotti vegani rivolgiti a chi già utilizza prodotti vegani. Ti sfido ad invertire le parti.

Potresti però cadere nel tranello di credere di proporre un prodotto o un servizio al quale tutti dovrebbero essere interessati, come un’auto ecologica o una nuova start-up che renderà il mondo un posto migliore se-solo-tu-clicchi-qua.

Non esiste un prodotto necessario per tutti; è una credenza piuttosto diffusa ma esistono le priorità, ed è buffo confrontare quanto siano diverse tra loro, per ognuno di noi, le soluzioni ai piccoli e grandi problemi di questa esistenza.

Quindi risparmia la fatica: rivolgiti prima alle persone che hanno lo stesso bisogno. Se una persona condivide lo stesso bisogno, oppure la stessa priorità nel risolverlo, molto più probabilmente ti darà la sua attenzione.

Tuttavia ci sono aziende (e persone) che, nonostante tutto, vogliono a tutti i costi proporti qualcosa. Non importa che non mi interessi quello che hanno da dire o che non abbia bisogno dei loro prodotti o servizi, loro vogliono arrivare a dirmi quanto sia importante la loro verità. Ci proveranno e forse in pochi casi avranno anche successo, ma io farò comunque in modo di evitarli, di proteggermi dalle loro comunicazioni e così facendo, fortunatamente per me, sarà sempre più costoso per loro raggiungermi.

Cartello condominiale per "no pubblicità in buca"

Quindi risparmia i tuoi soldi: rivolgiti prima alle persone che vogliono ascoltare. Ad esempio evitando i trucchi per intrometterti furbescamente nelle conversazioni, lasciando perdere i meccanismi assillanti come le telefonate ripetute, peggio ancora quelle “a caldo” dove il malcapitato non ha mai avuto a che fare prima con il tuo brand. Concentrati prima su chi vuole ascoltare: sarà lei o lui a trasferire il messaggio per conto tuo a tutti gli altri.

Riassumendo: scegliere a chi rivolgere la tua comunicazione ti permetterà di creare valore, risparmiare tempo, impegno e soldi.

Se questo approccio di comunicazione ti interessa, puoi provare ad impostare una strategia digitale e scoprire tutte le informazioni sul pubblico che servono al tuo business grazie a Analytics & Insight.

Matteo Sorba

Author Matteo Sorba

Mi occupo di branding digitale. Il mio lavoro è quello di coordinare le aziende che attraverso marketing, comunicazione e pubblicità, desiderano differenziarsi nel mercato online.

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